[Questa volta leggo] Il nido delle cicale – Anna Martellato

Il nido delle cicale – Anna Martellato

il nido delle cicale

Recensione

Ciao #snowfallowers! La lettura di Marzo per la rubrica Questa volta leggo… mi ha portato a scegliere un libro con una cover piena di fiori, parola di questo mese. Il libro scelto è stato Il nido delle cicale.

Ingenuamente ho pensato che questo libro parlasse di tutt’altro, di fiori e antiche tradizioni e invece ho letto di rinascita e di amore, di dolore e di redenzione.

Delusa? No, assolutamente perché Il nido delle cicale è stata una gran bella lettura.

Lo stile

Avevo letto appena uscito La prima ora del giorno, ben prima di aprire il blog ed ero rimasta incantata dalla sua scrittura. La storia mi aveva fatto piangere, ricordando una nonna che non c’è più da tanti anni ma con cui avevo un rapporto speciale e speravo di ritrovare lo stesso stile anche ne Il nido delle cicale.

Anna Martellato ha una penna magnetica e, anche se ho del tutto travisato la trama, sono felice di aver letto anche questo secondo romanzo.

Il finale

Il finale è quasi scontato ma non è deludente. Certo, è anche una storia d’amore e in quanto tale ci aspettiamo il lieto fine ma lascia un amaro retrogusto che non so spiegare in parole semplici.

L'ambientazione

L’ambientazione è un’ambientazione da favola, sulle rive del lago di Garda e nell’immediato entroterra tra filari di lavanda e altre piante officinali. Sembra quasi di sentirne il profumo, il ronzio delle api e l’odoro lacustre che permea le pagine de Il nido delle cicale.

I personaggi

Quando si parla di personaggi principali e secondari c’è sempre paura di non dare giusto valore agli stessi ed è quasi con riverenza che ci rivolgiamo a loro, per non dare troppo fastidio. Li analizziamo da ogni punto di vista e cerchiamo sempre di non criticare le sue scelte ma…

Mia, il personaggio femminile principale, è quel tipo di ragazza che a me darebbe sui nervi. Vista da fuori sembra avere tutte le carte in regola per fare grandi cose ma si annulla completamente per il suo uomo, Alessio.

Smette di lavorare per seguire il suo amore a Stoccarda, dove scopre che invece lui ha una doppia vita e questa vita comprende anche quel figlio che a lei ha negato.

Alessio è un ipocrita. Per tutto il romanzo viene solo raccontato da Mia, non mi stupisce il suo tradimento e anche la sua idea per riappianare le cose tra i due. Uno così meriterebbe solo calci sui denti.

E infine Luca, il primo amore di Mia. Dopo aver lasciato la facoltà di economia ha scelto di coltivare lavanda, elicriso e altre piante officinali da integrare nella produzione bio della farmacia di famiglia. È un buon osservatore e il riavvicinamento con Mia da una parte lo sconvolge, dall’altro lo ammalia.

Grande assente, eppure mai così presente, il fratello gemello di Mia. Per scoprire il motivo per cui dico questo dovrete leggere Il nido delle cicale.

La trama

Che cosa faremmo se un giorno scoprissimo che la nostra vita è un castello di sabbia e che nulla di quello che abbiamo costruito è autentico?

Succede a Mia, compagna di Alessio, architetto di successo a Stoccarda. Per seguirlo, lei ha rinunciato a tutto, anche ad avere figli. Finché un giorno scopre che Alessio le ha nascosto una verità impossibile da accettare.

Mentre tutto precipita, Mia torna dopo vent’anni di assenza nella grande casa di famiglia, sulle sponde del lago di Garda, dove abita la madre Vittoria, una donna eccentrica e autoritaria che vive cristallizzata nel passato e che Mia ha allontanato da sé molto tempo prima, a causa di un grave trauma familiare.

Ma qui rivede anche Luca, il ragazzo diventato uomo di cui era innamorata da adolescente. Sarà lui a svelarle i segreti della coltivazione della lavanda e delle piante officinali da cui trae rimedi e unguenti. Su quelle colline profumate e inondate di sole Mia ritroverà per la prima volta un senso di pace e armonia.

Che sia questo il modo di curare le proprie ferite e rinascere come fanno le cicale dopo un lungo sonno? Ma anche nella vita di Luca c’è un passato scomodo e doloroso che potrebbe costringere Mia a fare di nuovo i conti con la realtà…

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